venerdì 8 marzo 2013

Cinghiali atomici! Cesio137 in Piemonte


È di ieri la notizia che alti livelli di cesio137 sono stati riscontrati in 27 cinghiali  nel comprensorio alpino della Valsesia.  «Il cesio 137 è un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato da siti nucleari», spiega Elena Fantuzzi, responsabile dell'Istituto di Radioprotezione dell'Enea. L'  ipotesi "ufficiale" sulla causa di questa contaminazione è stata rilasciata da Gian Piero Godio di Legambiente Piemonte e Val d' Aosta, esperto di questioni nucleari, che ha dichiarato  : «Non può essere altro che la ricaduta delle emissioni della centrale di Chernobyl», aggiunge Gian Piero Godio, di Legambiente Piemonte e Val d'Aosta, esperto in questioni nucleari. «Altre spiegazioni non potrebbero esserci: il comprensorio della Valsesia non presenta alcuna sorgente radioattiva».
Ecco questo in sintesi quello che ci dicono, ma sembra che si siano dimenticati troppo in fretta della centrale Enrico Fermi di Trino Vercellese smantellata nel 1987, o meglio, i lavori hanno avuto inizio a fine anni 80, ma che proseguiranno ancora per 40 / 50 anni. La centrale ebbe due importanti incidenti, uno nel 67, e uno nel 79, dove venne riversato nel fiume Po materiale radioattivo.
A poca distanza vi è il deposito dell' Enea a Saluggia, meglio conosciuto come "la pattumiera nucleare d' Italia". Due vasche a cielo aperto che raccolgone le acque contaminate provenienti da vari punti dell' impianto nucleare. Queste vasche (waste pound) sono state allagate durante l' alluvione del 94 e in quella del 2000.
Probabilmente la causa è veramente Chernobyl, ma lo stesso Gian Piero Godio non molto tempo fa che :"Bisogna al più presto chiudere i depositi, il nucleare di Saluggia fa acqua da tutte le parti. Questi siti sono insicuri e i fatti lo dimostrano: dopo aver già contaminato la falda superficiale, ora la contaminazione è stata riscontrata nel sottosuolo e non va dimenticato che a valle, a meno di due chilometri, proprio nel senso in cui scorre la falda acquifera, si trovano i pozzi del più grande acquedotto del Piemonte, che serve oltre 100 comuni». L' ARPA Piemonte in alcuni monitoraggi delle zone aveva riscontrato perdite con fuoriuscita di sostanze radioattive, tra cui il cesio137. Il tutto è consultabile qui http://www.accademiadelmonferrato.com/news-accademia-monferrato/fuga-radioattiva-dal-deposito-nucleare-di-saluggia/
Ma io mi chiedo... Gian Piero... Ci stai prendendo in giro? O forse hai paura di dire che mezzo Piemonte dovrebbe essere evaquato?

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